venerdì 21 maggio 2010

Incontro con l'Autore

Finalmente l'ho incontrato.
Lui, che in un momento particolare della mia vita, mi ha aiutato. Aiutato a decidere cosa fare della mia vita, ad avere un perché, a seguire i miei sogni, a prendere in mano le redini del mio destino.
Era lì, ereggendosi dalla folla con la sua postura perfetta, da chi, con gli occhi di un adulto, sa quale sia il prezzo della vita ed il suo perché. Simile ad un cupido ascoltava le persone parlare del più e del meno. Mia mamma si avvicina per parlargli e fargli i complimenti del libro, ma io sono completamente nel pallone. Non so cosa dire, divento rossa. Ho paura di rivelarmi, io che non mi scopro con nessuno, neanche con mia madre. Io mi compio solo quando scrivo, ma questo lui lo sa bene. Lo capisce in un secondo, guardandomi negli occhi, sorvolando il mio imbarazzo. Non riesco a dire nient'altro se non un banale "grazie". I miei occhi parlano, fanno un discorso che lui ha già compreso.
I suoi discorsi, le sue parole mi commuovono. Tengo a stento le lacrime ed i sospiri si fanno più veloci e corti. E' come un treno che non si ferma alla stazione. Poi anche i suoi occhi, come per magia, si fanno più lucidi parlando dei genitori e dell'affetto reciproco che provano.
Tutto è amore, dice, tutto è amicizia, come l'acqua che crea quel fortissimo legame tra gli atomi di idrogeno e di ossigeno, mettendo a disposizione dell'altro i propri neutroni.
Condividere, questa è la parola chiave.
Non conta ciò che ricevi, ma ciò che dai. Lo si capisce vivendo, tentando ogni giorno di capire chi si è, e che cosa si vuole diventare. Lo si capisce dalle proprie scelte, quelle scelte che la vita ti mette davanti nel momento del dolore.
Lui ci ha capito. Ha capito come siamo complessi. E allora non mi sento più stupida e inutile. Sento che il percorso alla ricerca di me stessa non è stato vano. Ho il rimpianto però di non averlo scoperto prima quale fosse la mia strada. Avrei voluto che una persona del genere entrasse prima nella mia vita. Forse avrei fatto scelte diverse.
Non mi sento più sciocca, quando leggendo una poesia o un romanzo, comincio a piangere. L'arte tocca l'anima in punti talmente profondi che neanche una lama saprebbe fare meglio. Quando chiudi un libro concludi una lettura vissuta, è come lasciare un amico, che però ti aiutato e per questo lo porterai sempre con te nel cuore.
L'arte riempie la vita, la letteratura apre la vita.
Troviamo le risposte a tutto,....basta solo girare pagina.

G.

"Nella vita ci vuole il bianco.
Così come ci vuole il rosso"



Grazie,
A Alessandro D'Avenia

mercoledì 5 maggio 2010

Tears

"E un sollievo di lacrime a invadere gli occhi e dagli occhi cadere. (Fabrizio De André) "


Non tutte le lacrime sono uguali.

Siamo esseri umani e piangiamo attraverso le lacrime, quelle che gli specialsti definiscono come " quelle strutture liquide che ricoprono la congiuntiva palpebrale bulbare e la cornea, prodotta dall'apparato lacrimale". Se chiedeste ad un medico la specifica funzione delle lacrime, nell'elencarvele ve ne dirà una: pulizia. Le lacrime ci puliscono da ciò che è estraneo al corpo, ci purificano, non solo il corpo, ma anche l'anima. Quando qualcuno piange si usa sempre dire " piangi pure, così ti sfoghi". Ed è vero. Le lacrime servono per sfogarsi, per buttare fuori quel qualcosa che ci fa male, che ci da fastidio e che non sappiamo come allontanare. Spesso dopo una notte passata a piangere, ci si sente meglio, ci si sente sollevati. Ed è così, le lacrime sono finite, gli occhi sono rossi, gonfi, ma anche se vorremmo, non riusciamo più a piangere, non vogliamo più piangere. Quello che prima ci dava fastidio è scivolato via da noi, dal condotto lacrimare e dal cuore. Le ansie, le paure non sono più pesi sulla nostra anima. Scivolati via, come la corrente del fiume porta a valle le fronde degli alberi.

Piangiamo tanto, chi più chi meno, a volte per cose futili, per cui non si dovrebbero sprecare neanche le nostre lacrime. Si piange per un film, per un libro, per una storia d'amore andata a finire male, ma non ci accorgiamo che nella vita ci sono persone che dovrebbero piangere a dirotto ed invece tengono la testa alta e non sprecano nenache una lacrima.

Le nostre lacrime sono preziose, conserviamole segretamente.




G.